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Biografia

Nasce  a Palmanova, in provincia di Udine, il 18 aprile 1897.
Frequentò le scuole elementari a Palmanova, le medie inferiori a Udine, quelle superiori a Cividale del Friuli e il Liceo allo Jacopo Stellini di Udine, trasferendosi ogni giorno in treno dalla casa di Palmanova dove viveva a Udine. 
Coltivò diversi sports: podismo, calcio, scherma, ciclismo e canottaggio. ma senza distinguersi in modo particolare salvo nel primo.

1915 - Partecipò, come volontario ciclista. Per il suo servizio di   portaordini è costretto a percorrere lunghi tragitti a piedi, con la bicicletta a mano, spesso di notte e sottola pioggia.

1916 - Dopo alcuni mesi di licenza, riprende gli studi liceali. Consegue la licenza liceale.
Si iscrive alla Facoltà di Scienze Naturali di Firenze. Ben presto riparte per Caserta dove frequenta un corso per allievi ufficiali e infine riesce a farsi assegnare a una compagnia di Mitraglieri Alpini.

1917 -  La sua famiglia lascia l’azienda commerciale a Palmanova per rifugiarsi a Napoli. Viene fatto prigioniero e portato prima nel campo di Wegscheid in Austria e poi in quello di Plan in Boemia, dove studia il tedesco.

1918 – Terminata la guerra riprende i suoi studi a Firenze. Rivede Italo Balbo, conosciuto a Udine durante il servizio militare.

1920 – Consegue la laurea in Scienze Naturali all’Università di Firenze con il massimo dei voti e la lode. Pubblica i risultati delle sue esplorazioni sulle montagne delle Alpi Giulie.

1921-1924 – Prende servizio come assistente all’Istituto di Geologia di Firenze, poi a Pavia e infine a Milano.

1922/1924 – Effettua le prime missioni nelle Isole del Dodecanneso (Mare Egeo) studiando e illustrando per la prima volta in un’apposita monografia geologica quell’arcipelago, dove conobbe il Principe Aimone di Savoia Duca d’Aosta.

1925/1927 – Come conservatore di Geologia al Museo di Storia Naturale di Milano

1926 – Missione geografico-geologica in Marmarica ea Giarabub (Libia) e ne pubblicò i risultati delle ricerche in quattro volumi.

1929 – prese parte come geografo e geologo alla spedizione del Duca di Spoleto nella Catena del Karakorum (Asia Centrale). In tale occasione penetrò per la prima volta nel ghiacciaio Duca degli Abruzzi (Baktri) ed esplorò la media Valle Shaksgam sul versante settentrionale del Karakorum, nella quale una spedizione inglese (Mason) non era riuscita a  penetrare. Eseguì rilievi topografici in vaste aree inesplorate e lo studio geologico e geografico del territorio. Il resoconto della spedizione è contenuto in un grosso volume, da lui stesso compilato, apparso nel 1936.

1930 – Visitò per scopi geologici la Cirenaica e la Sirtica

1931 -  Per incarico dell’Accademia d’Italia, allora presieduta da Guglielmo Marconi, attraversò il Sahara libico con una grande carovana di cammelli, rientrando alla costa attraverso il Fezzan Orientale. Compì studi di carattere geologico e geomorfologico, pubblicati in quattro volumi dall’Accademia.

1932 – Visitò a scopo geologico il retroterra cirenaico fra le Oasi di Giarabub, Gialo, Marada e la costa del Mediterraneo.

Data importante: A Milano, nella chiesa di S. Ambrogio sposa Aurelia Bevilacqua, sua prima allieva. Il giorno dopo le nozze tiene una conferenza a Roma, in Campidoglio, su invito di Guglielmo Marconi, presidente della Reale Accademia d ‘Italia alla presenza del Re Vittorio Emanuele III.

1932/35 – Spedizioni in Africa (nel Fezzan e alle oasi di Ghat) di cui la Società Geografica Italiana lo incarica con l’intento di conoscere quei territori dal punto di vista scientifico.

1933 – Diresse una spedizione italiana in Iran scalando per la prima volta parecchie cime superiori a 4000 m nella catena dello Zagros e il Demavend (5711 m) per il versante ovest. In questa occasione segnalò la presenza di piccoli ghiacciai in quel paese.

1936 – E’ incaricato dal suo amico Italo Balbo, governatore della Libia, di sorvolare il massiccio del Tibesti per redarre una relazione riservata per il Ministero Affari Esteri e scoprire se esistano ricchezze naturali da sfruttare per sviluppare l’area. Individuò anche una ricchissima falda acquifera artesiana che venne impiegata per l’irrigazione di  vaste aree della Provincia di Misurata e che consentì la colonizzazione e la trasformazione agraria di quel territorio semidesertico.

1937/38 – Su incarico di una società mineraria parastatale effettuò delle ricerche nella parte ovest del Paese, tra Nilo Bianco e Nilo Azzurro. La missione si rileva rischiosa sia per le malattie virali che stanno colpendo la popolazione che per le sommosse organizzate dai ribelli della resistenza etiopica. Desio si salva dalle pallottole grazie ad un tubo metallico contenente le sua carte che portava a tracolla.

Nell’estate del 1938 compie un’importante scoperta: dal pozzo Mellaha 8, nei pressi di Tripoli,  esce del materiale che contiene gocce di petrolio.

1940 – diresse una spedizione geologica nel Tibesti esplorandone il settore nord-orientale. Nello stesso anno organizzò e diresse una spedizione geologico-minerarie in Albania (bacino del Drin Nero) per ricerche di platino, interrotta dalle vicende belliche.

1942 – Desio avvia il  corso di laurea in Geologia all’Università di Milano, nella sede di via Botticelli. Si divide tra quella sede e il Politecnico dove insegna Geologia applicata all’Ingegneria. E’ lui il primo direttore della Facoltà di Geologia e terrà quell’incarico fino al 1972 quando andrà in pensione per raggiunti limiti di età.
Durante il periodo della seconda guerra mondiale continua i suoi studi soprattutto nel Bergamasco dove era sfollato con la famiglia.

Nel 1952 effettua una ispezione geologica mineraria in Giordania per accertare la consistenza dei giacimenti fosfatiferi ed effettuò un viaggio preliminare in Pakistan e in India per predisporre una spedizione himalayana.

A quel momento chiese il permesso al Governo del Pakistan per tentare la scalata del K2, seconda cima per altezza dopo l’Everest. Ma per il 1953 il permesso era già stato concesso alla spedizione nordamericana del dr. Houston.

1953 - Effettuò quindi un rapido viaggio nel massiccio dell’Haramosh ove, per incarico del Governo Pakistano prese in esame il problema del ghiacciaio Kuthiah che in tre mesi era progredito di 12 km invadendo la valle sottostante. Proseguì per il ghiacciaio Baltoro effettuando una ricognizione sino alle pendici del K2. Fallita la spedizione americana ottenne dal Governo Pakistano il permesso per il K2 nel 1954. Nell’autunno inizia a preparare l’organizzazione della spedizione del 1954.

1954 – Organizza e dirige la spedizione italiana che scalò per la prima volta su quella montagna effettuando nel contempo una serie di indagini geologiche e geografiche su quella catena e visitando fra l’altro i ghiacciai Biafo e Hispar, due fra i  maggiori del Karakorum..

1955 – Effettuò due spedizioni geologiche, una nel Chitral (Pakistan nord-occidentale) e nell’Afghanistan centrale.
Compì  una tournée di conferenze nelle due Americhe presentando il film realizzato sulla Conquista del K2.

1961 -  Organizzò e diresse una spedizione scientifica nell’Hindu Kush (Badakhshan) e nel Katagan (Afghanistan nord-orientale.

1962 – spedizione leggera nel Karakorum occidentale (valle di Hunza e ghiacciai Chogo Lunga e Hoh Lunga)

Su invito della National Science  Foundation degli U.S.A. visitò le principali stazioni del settore nord-americano dell’Antartide e raggiunse anche il Polo Sud.

1967/68 -  effettuò una missione nella Birmania centrale per esaminare  dal punto di vista geologica la fattibilità di un progetto di irrigazione, patrocinato dall’ONU, sul fiume Mu (affluente dell’Irrawaddy), missione completata nell’anno successivo.

1970 – Effettuò una missione nell’Isola di Mindanao (Filippine) preparando un rapporto di carattere geologico-minerario allo scopo di valorizzare le risorse del sottosuolo del Cotabato meridionale.

1971 – Compì nuovi studi geolgogici nel Karakorum esplorando fra l’altra la media valle dell’Indo, prima d’allora sconosciuta dal punto di vista geologico.

1973 – Ritornò ancora una volta nel Karakorum per completare le ricerche geologiche.

1975 – Ultima missione in Karakorum nel distretto di Gilgit con alcuni suoi ex-allievi e collaboratori.

1980 - E’ invitato dal Governo di Pechino a partecipare ad un convegno di studi sull’altopiano del Tibet e compì l’attraversata del Tibet Meridionale da Lhasa per Xigazé sino a Zham, proseguendo poi per Katmandù nel Nepal. Desio ricevette particolari onori dalle maggiori autorià scientifiche e politiche cinesi fra le quali Den Xiaoping.

1987- - Organizza una spedizione in Asia per misurare l’altezza dell’Everest e del K2 usando speciali apparecchiature per quel tempo: il GPS. Risulta che l’Everest è sempre più alto del K2.

Un giornalista che aveva partecipato a quella missione ha una brillante intuizione: un laboratorio ad alta quota.

1990 – Viene inaugurato il laboratorio Piramide a Labouche, un alpeggio del Parco Nazionale Sagarmatha a quota 5050 m. In quel laboratorio ad alta quota vengono avviate ricerche scientifiche multidisciplinari che proseguono tuttora.

2001 – Desio muore serenamente a Roma il 12 dicembre.

Lascia un immenso patrimonio costituito dal suo archivio, vincolato dalla Soprintendenza Archivistica del Lazio, curato dalla Associazione Ardito Desio.

 

 

 

 

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